EMILIO
Mentre passeggio col mio fido carrello lungo il corridoio degli articoli per la pulizia della casa, vengo attratto da un’offerta imperdibile: un paghi due e prendi tre vantaggiosissimo. Sono fusti di detersivo in polvere da dieci chili, un vero affare! Li metto nel carrello anche se vivo da solo e gli abiti me li faccio lavare dalla vicina di casa… non si sa mai: di questi tempi è meglio fare incetta di tutto.
Scusate, non mi conoscete, mi presento: mi chiamo Emilio e sono uno fuori scala.
Sono talmente fuori che in tempi come questi, di coronavirus, data la mia naturale propensione all’isolamento, il ‘distanziamento’ sociale imposto mi si adatta alla perfezione. Mi trovo così a mio agio che devo occultare la mia soddisfazione: in questo periodo non sta bene dimostrare troppo compiacimento.
Già adesso ai miei vicini non sto simpatico… sarà che me la prendo con i loro figli che stanno tutto il giorno a cantare stupidi inni in terrazza? E quella frase poi, ripetuta all’infinito, dipinta sui lenzuoli: ‘andrà tutto bene’… e cuoricini, bacini e sorrisini. Oddio, non se ne può più, mi sento di affogare in un mare di melassa con scogli di cioccolato; persino l’aria che respiriamo sa di zucchero, si rischia di salvarci dal virus e morire tutti di diabete. Vabbè, non ci fate caso, sono fatto così, bastardo dentro: un pessimista qualunquista, un cinico incallito, un misto tra Schopenhauer e Nietzsche… quando mi gira bene.
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