VENTUNO DICEMBRE 2012 – Un Natale particolare

Libro in vendita su Amazon

(edizione 1.0.2 –  30.000 parole – 190.000 caratteri spazi inclusi)

“Ventuno dicembre 2012 – Un Natale particolare” è una raccolta di racconti brevi, poesie e scritti vari. Con illustrazioni, redatto a sei mani.

Il ventuno dicembre duemila dodici è stata la data del calendario gregoriano nella quale, secondo alcune credenze e profezie, si sarebbe dovuto verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell’umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo… l’evento tanto atteso veniva collegato temporalmente alla fine del tredicesimo ciclo Baktun – del calendario Maya (da Wikipedia)”.

Come sappiamo, anche perché siamo qui a raccontarla, la profezia non si è mai avverata (fortunatamente). I racconti di Roberto Rapastella sono legati tra di loro da questo mancato evento perché per alcuni dei personaggi che popolano gli scritti, la profezia, purtroppo per loro, è risultata veritiera. Per i protagonisti del libro che trovano la morte, essa non è avvenuta a causa di una qualche catastrofe astrofisica: terremoti, maremoti, radiazioni solari o scontri con altri pianeti. La loro esistenza è stata interrotta da fenomeni meno clamorosi e più terreni come un banale colpo di fucile, una pugnalata o un salto nel vuoto. In ogni caso la sostanza, per gli sventurati, non cambia: la fine si è verificata puntualmente come da predizione e non hanno mai veduto l’alba di sabato 22 dicembre, non hanno potuto festeggiare quel Natale freddo e nevoso.

Roberto Rapastella ha scritto:

“Chris” (The dark side of a woman). Basato sulla storia di una dark lady dei nostri tempi e della vittima di turno che si fa sedurre e ne diventa complice: un uomo normale che, proprio perché è tale, più o meno inconsciamente si lascia circuire per movimentare la sua prevedibile esistenza.  La “femme fatale” dei racconti noir ha una storia lunga.  Nasce forse con William Shakespeare che ha dato vita a personaggi come Cleopatra o Lady Macbeth.  Rappresenta la donna seduttrice, manipolatrice anche se non necessariamente malvagia, comunque pericolosa. È spregiudicata e sensuale, infedele e dannatrice.

 “Il lavoretto”. Una storia horror volutamente ai limiti dell’immaginario che non vorremmo mai leggere su un quotidiano. Anche se, purtroppo, l’immaginifico letterario è spesso soppiantato dalla realtà.

“Don Ferdinando”. Un racconto che si svolge in un piccolo paese di provincia dove viene rappresentato lo scontro tra due diverse culture: quella della solidarietà e dell’agire di un prete sui generis, e quella della intolleranza di un gruppetto razzista. Temi sociali forti e preponderanti di cui si nutrono i talk show, che nascondono la verità, provocata dai sentimenti personali.

“5 secondi”.  Una tragedia tratta da una storia realmente accaduta che sembra uscire dalla penna di W. Shakespeare. Un destino infausto sembra perseguitare il protagonista: ha scelto la strada più breve al bivio di una scelta cruciale, provando ad eludere il destino tracciato per lui.

Gianni Mela ha scritto:

Natale insanguinato. Fiaba ironica e nera sul Natale. Tre bambini nella casa dei nonni, il giorno della vigilia…

Moreno Orazi ha scritto:

“Le rivelazioni di un insospettabile.”  Le storie ed i frammenti (quasi) poetici rimandano a momenti di vita, a ricordi, a esperienze formative decisive per la definizione della visione del mondo dell’autore. Ordinandoli temporalmente mostrano in filigrana alcuni passaggi salienti nei quali si è evidenziata una propensione a stringere rapporti sociali intensi, a cimentarsi direttamente con una molteplicità di linguaggi espressivi per comprenderne dall’interno i codici comunicativi, per dar forma attraverso essi alle proprie sensazioni ed emozioni, a condividere la passione per la cultura, ad accrescere la consapevolezza di sé.