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Dal primo febbraio 2024 sono sotto contratto con l’Agenzia Letteraria “Brassotti Agency & Associati”.

Dopo un colloquio con la Dott.ssa Marilena Brassotti Ziello, editor e CEO dell’Agenzia, ho deciso di firmare un contratto di rappresentanza con loro.

Tutto è cominciato con l’invio, nel mese di ottobre 2023, del mio manoscritto “Il fattore Rhesus” che la Brassotti ha giudicato meritevole di pubblicazione. “Il fattore Rhesus” in realtà è il mio primo romanzo. Lo terminai di scrivere nel 2019. Era riposto in un cassetto quando l’anno scorso l’ho resuscitato per partecipare al Festival “Giallo Trasimeno“, il festival del giallo umbro creato da Bertoni Editore che si svolge sulle rive del lago Trasimeno. In quella occasione il romanzo fu premiato sull’Isola Maggiore dali’organizzatore del Festival nonché Titolare della CE Jean Luc Bertoni.

Il Fattore Rhesus aveva già realizzato alcuni piazzamenti interessanti, uno su tutti, il Torneo Letterario Io Scrittore edizione 2020, ma poi le condizioni prospettate dalle CE che intendevano pubblicarlo non mi soddisfecero. All’epoca preferii metterlo in stand by, aspettando tempi migliori.

Spero che oggi, attraverso la Brassotti Agency, il romanzo, ora in fase di editing,  riesca a trovare una CE seria, che abbia voglia di investire e puntare seriamente su un thriller, a parere di chi lo ha letto, originale e appassionante.

 

 

 

Una bozza della copertina

Alcune bozze della copertina elaborate nel 2019/2020

Sinossi di Il fattore Rhesus

Il romanzo prende il via nel 2012, quando due giovani, Chiara e Samuele, tentano di fuggire dalla loro prigione situata all’interno di una lussuosa clinica in una valle all’ombra delle dolomiti. La clinica funge da copertura per crimini di vario genere: dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti al riciclaggio di denaro sporco. I due reclusi sono vittime di un criminale malato di una grave patologia del sangue. Emme, così si fa chiamare l’uomo ricercato dalla polizia, è mosso da due necessità: la prima è quella di ricorrere ad ogni mezzo per curare la sua malattia degenerativa, l’altra consiste nell’incrementare la sfera di potere che detiene all’interno di una vasta organizzazione criminale denominata la Ditta. È in questo contesto che prende forma il personaggio di Silvia Bauer: un’affascinante infermiera italo-tedesca. Da anni Silvia è la collaboratrice e amante del professore Antinosi, scienziato ematologo tanto competente e preparato quanto arrogante e ambizioso, convinto che grazie alla sua “mente superiore” si possa persino riuscire a manipolare l’organizzazione criminale a cui presta i suoi servizi. A causa dell’ennesimo tentativo di fuga di Chiara, i piani di Emme vengono radicalmente sconvolti, tanto da essere costretto ad abbandonare la Clinica Edelweiss e a fuggire in un paese dell’est. Nella seconda parte (siamo nel 2018), il romanzo vira su una storia di vendetta, rinfocolata dai fatti che sono accaduti nella clinica. Per Silvia Bauer la vendetta è un’operazione morale che si sente in dovere di praticare perché convinta che questo ristabilirà la giustizia e la sua pace interiore. Accade così che la donna si mette alla caccia di tutte le persone che nell’arco della vita l’hanno oltraggiata, nel corpo e nell’anima, privandola pure dei suoi cari. Mentre Silvia percorre la tortuosa strada della rappresaglia, un fatto inaspettato metterà in dubbio ogni sua certezza. È proprio in quel momento di debolezza interiore che i suoi nemici le arriveranno alle spalle inviandole contro il più feroce e sadico dei killer di cui dispongono.